Siamo un gruppo di persone di provenienze, età ed esperienze diverse.

Ci unisce il desiderio di fare tutto quello che possiamo per chi si trova in difficoltà, per i più vulnerabili, per i più fragili. Vorremmo che ogni persona che viene al mondo non avesse a soffrire per le condizioni in cui è costretta a vivere, a prescindere dal colore della pelle e dal luogo in cui si trovi. Il nostro impegno attualmente è rivolto in particolare verso quei bambini che non possono contare sull’affetto e la cura dei genitori e che vivono in zone e in situazioni particolarmente svantaggiate: vogliamo che abbiano la possibilità di vivere in condizioni accettabili, possano frequentare la scuola e anche per loro ci sia un “futuro”.

Nell’estate del 2012 alcuni di noi hanno conosciuto un Orfanotrofio, che si trova nella città di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC); da quel momento la nostra vita non è più stata la stessa. La realtà di quella situazione è entrata dentro di noi e non ci abbandona.

 

IL CONTESTO

Il reddito medio della RDC è di 0,6$ al giorno.

L’età media non raggiunge i 18 anni e l’aspettativa di vita non arriva ai 50 anni.

L'istruzione non è garantita per diritto e non è gratuita.

Le cure mediche non sono garantite per diritto e non sono gratuite.

Oltre metà della popolazione non ha accesso all'acqua.

Il Nord Kivu è stato ed è oggetto di guerre tribali e di scorribande di milizie armate per il controllo di un territorio che è ricco di risorse minerarie, in ultima analisi sfruttate da potenze straniere.

Ai tempi del genocidio del confinante Ruanda, il capoluogo Goma ha ricevuto un flusso migratorio di centinaia di migliaia di profughi.

In questo contesto, i soggetti più vulnerabili sono naturalmente i bambini, e più che mai quelli che rimangono soli, perchè orfani, perchè abbandonati o perchè profughi.

 

 

LA CASA DI ACCOGLIENZA DI GOMA

Nella casa di accoglienza di Goma sono accolti attualmente oltre 80 tra bambini e ragazzi, ma il numero è sempre in aumento a causa della morte dei genitori per fame, malattie, violenze e guerre. L’ Orfanotrofio "Flamme d’amour du Coeur immaculeé de Marie" si trova nel quartiere Keshero di Goma, in avenue Kitucu, n° 308. E’ una struttura aperta nel 2007 da suor Alvera Gahinyuza, una religiosa che appartiene al movimento "Flamme d’amour" e che ha dedicato tutta la sua vita all’accoglienza e alla cura di tanti piccoli rimasti senza genitori.


Questa realtà sopravvive con i pochi prodotti coltivati in un piccolo campo annesso all’ Orfanotrofio e con l’allevamento di piccoli animali. Le offerte dei benefattori sono indispensabili per procurare il cibo, ma sono del tutto insufficienti per rispondere ai bisogni vitali dei bambini.

Pur rappresentando questa struttura un rifugio sicuro per i bambini ospitati, le loro condizioni di vita erano per noi inimmaginabili: i bambini condividevano gli spazi con gli animali allevati, non c’era acqua potabile, non c'era energia elettrica, le abitazioni erano baracche in legno, non esistevano servizi igienici e si cucinava su fuochi a legna o a carbone. La mancanza di igiene e l’alimentazione carente favorivano l’insorgere di numerose malattie, specialmente malaria e verminosi. I bambini avrebbero avuto bisogno di costanti controlli, di cure mediche e trattamenti farmacologici, che erano tuttavia quasi inesistenti.

 

CON LORO E PER LORO

Preso atto di questa emergenza abbiamo deciso, prima in modo spontaneo, poi costituendoci come "Associazione di volontariato ONLUS", di fare tutto il possibile per migliorare la qualità della vita di questi bambini. Vogliamo "ESSERE CON LORO E PER LORO". Non intendiamo arrenderci di fronte alle grosse difficoltà che il nostro obiettivo presenta; siamo certi che quei bambini abbiano il diritto di vivere in un modo più accettabile e siamo convinti che sia nostro dovere fare di tutto per raggiungere questo scopo.

 

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